La diagnosi di un cancro è un momento drammatico dell’esistenza di un essere umano, quando ti ammali sei solo, nella malattia sei solo.
Il cancro è un argomento respingente, non preoccupa finchè non lambisce le vite, ma è proprio questo che è sbagliato, che dobbiamo correggere accendendo un faro che deve rimanere sempre attivo. Questo faro si chiama PREVENZIONE.
In quest’ottica, ritengo si possa pensare di instaurare un SERVIZIO DIAGNOSTICO CONTINUO per decongestionare le liste d’attesa e coprire le 24 ore al giorno.
Nel nostro Paese sono stati messi in campo strumenti significativi, perché la RICERCA, con il supporto delle nuove tecnologie, è in grado di dare risposte che 15 anni fa erano impensabili.
Bisogna investire nella ricerca, molto più dell’attuale 1,5% del Pil, impegnando maggiori risorse nella prevenzione di una patologia che l’Organizzazione mondiale della sanità segnala tra le principali cause di mortalità.
Le sfide della lotta contro il cancro dobbiamo vincerle insieme, quotidianamente con coraggio e con strumenti ad hoc, con ricerca e innovazione e con grandi atti di umanità.